lundi 21 octobre 2024

Caino dove prese la moglie?

 La moglie più famosa della storia?

Gli scettici nei riguardi della Bibbia hanno usato tante volte la moglie di Caino per cercare di screditare il libro della Genesi come documento storico attendibile. È triste che la maggior parte dei cristiani non ha saputo dare una risposta adeguata a questa domanda. Di conseguenza, il mondo li vede come incapaci di difendere l’autorità delle Scritture, e con essa, la fede cristiana.

La stampa di tutto il mondo era presa da questa causa, che ha avuto ripercussioni per la cristianità fino ad oggi: i cristiani non sanno difendere il testo biblico!

Nel libro leggiamo di un personaggio fittizio, Ellie, e di come non riesce ad avere risposte dalla moglie di un ministro di culto che capeggia un gruppo di discussione:

Ellie non aveva mai letto la Bibbia seriamente…così, durante il fine settimana precedente la sua prima classe, si mise a leggere quello che le pareva la parte più importante dell’Antico Testamento. Cercando di mantenere una mente aperta, tutto a un tratto riconobbe che là c’erano due storie differenti e reciprocamente contraddittorie della creazione… ed ebbe difficoltà a capire esattamente chi è stata che Caino ha sposato.5

Sagan, nel tentativo di dare una "prova" che la Bibbia è piena di contraddizioni e non può essere difesa, fa abilmente una lista di domande spesso rivolte ai cristiani, fra le quali quella sulla moglie di Caino.

La verità è che probabilmente la maggior parte dei cristiani non sa rispondere a queste domande! Tuttavia, ci sono delle risposte! Però, dal momento che nella maggior parte delle chiese manca l’insegnamento dell’apologetica, particolarmente riguardo al libro della Genesi, la maggior parte dei credenti non è capace di essere "sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni" (1 Pietro 3:15).

Perché è importante questo?

Molti scettici hanno preteso che perché Caino trovasse moglie, dovevano esserci altre "razze" di esseri umani sulla Terra, che non fossero discendenti da Adamo e da Eva. Per tanta gente, questo è stato un impedimento all’accettazione del racconto della Genesi della creazione di un solo uomo e di una sola donna all’inizio della storia. I difensori del Vangelo devono essere capaci di dimostrare che tutta l’umanità è discesa da un uomo e una donna (Adamo ed Eva), dal momento che solo i discendenti di Adamo e di Eva possono essere salvati. Perciò, i credenti devono essere in grado di dare una spiegazione della moglie di Caino e di dimostrare chiaramente che lei fu una discendente di Adamo e di Eva.

Lettura della Bibbia:

Genesi 4:1 — Genesi 5:5

Una delle domande rivolte più spesso a chi parla sulla Creazione è: "Caino dove prese la moglie?"

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima passare in rassegna delle informazione di fondo riguardo al significato del Vangelo.

Il primo uomo

"Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. . . " (Romani 5:12).

In 1 Corinzi 15:45 leggiamo che Adamo fu "il primo uomo". Dio non cominciò creando una "razza" di uomini. La Bibbia dice chiaramente che solo i discendenti di Adamo possono essere salvati. Romani 5 insegna che noi siamo peccatori perché Adamo ha peccato. La pena di morte che Adamo ricevette come condanna del suo peccato di ribellione, è stata ereditata da tutti i suoi discendenti.

Dal momento che Adamo, quando "cadde", era il capo del genere umano, anche noi che siamo i suoi discendenti siamo caduti con lui. Così siamo tutti separati da Dio. La conseguenza finale del peccato deve essere la separazione dei peccatori da Dio per sempre. Però c’è per noi una via per ritornare a Dio!

Poiché un uomo portò nel mondo il peccato e la morte, il genere umano, disceso di Adamo, aveva bisogno di un uomo senza peccato che pagasse la pena per il peccato e la conseguente condanna a morte. Comunque la Bibbia insegna che "tutti hanno peccato" (Romani 3:23). Quale poteva essere la soluzione?

L’ultimo Adamo

Dio fornì la soluzione: un modo per far uscire l’uomo dal suo stato di miseria. Paolo spiega in 1 Corinzi capitolo 15 che Dio fornì un altro Adamo! Il figlio di Dio divenne uomo: un Uomo perfetto, eppure ancora parente nostro! Egli è chiamato "l’ultimo Adamo" (1 Corinzi 15:45), perché prese il posto del primo uomo. Egli divenne il nuovo Capo, ed essendo senza peccato, era in grado di pagare la pena per il peccato.

"Poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti" (1 Corinzi 15:22-23).

Cristo soffrì la morte (la pena del peccato) sulla croce, spargendo il suo sangue (e senza spargimento di sangue non esiste perdono — Ebrei 9:22), così quelli che hanno riposto la fiducia nella Sua opera sulla croce possono venire, pentirsi dei loro peccati di ribellione in Adamo, ed essere riconciliati con Dio.

Così, solo i discendenti del primo uomo, Adamo, possono essere salvati.

Tutti parenti

Poiché la Bibbia afferma che tutto il genere umano è peccatore, e che tutti noi siamo parenti (Atti 17:26: Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini , perché abitassero su tutta la faccia della terra), il Vangelo presuppone che tutti gli esseri umani viventi e quelli che hanno vissuto in ogni tempo (a eccezione della prima donna7) sono discendenti del primo uomo, Adamo. Se così non fosse, il Vangelo non potrebbe essere spiegato o difeso.

Così, al principio c’era UN SOLO uomo, fatto della polvere della terra (Genesi 2:7).

Questo significa che pure la moglie di Caino era una discendente di Adamo. Non poteva essere di un’altra "razza" di esseri umani: deve essere inclusa fra la discendenza di Adamo.

La prima donna

In Genesi 3:20, leggiamo: "L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché è stata la madre di tutti i viventi". In altre parole, tutti gli esseri umani, ad eccezione di Adamo, sono discendenti di Eva: fu lei la prima donna.

Eva fu fatta dal fianco di Adamo (Genesi 3:21-24); questo fu un avvenimento unico. Nel Nuovo Testamento, Gesù (Matteo 19:4-6) e Paolo (Efesini 5:31) citano questo dato storico come fondamento del matrimonio tra un uomo e una donna.

Ancora, in Genesi 2:20 ci viene detto che quando Adamo guardò gli animali, non trovò una compagna adatta: non ce n’era una della sua specie.

Tutto questo ci fa comprendere che dal principio c’era UNA SOLA donna, la moglie di Adamo. Non poteva esserci una "razza" di donne.

Così, se i cristiani non sono in grado di difendere l’affermazione che tutti gli esseri umani (incluso la moglie di Caino) derivano in ultima analisi da Adamo e Eva, come potranno poi spiegare il Vangelo? Come potranno giustificare il fatto di mandare missionari a ogni tribù e nazione? Perciò è necessario che sappiamo rispondere alla domanda sulla moglie di Caino per poter difendere il Vangelo e tutto quello che insegna.

LA MOGLIE DI CAINO

Chi fu Caino?

Caino fu il figlio primogenito di Adamo e Eva, come documentato nella Scrittura (Genesi 4:1). Egli e i suoi fratelli, Abele (Genesi 4:2) e Set (Genesi 4:25), facevano parte della prima generazione di bambini nati su questa terra. Ma, seppure solo questi tre maschi siano specificamente nominati, Adamo ed Eva ebbero altri figli.

Fratelli e sorelle di Caino

In Genesi 5:4, leggiamo un riassunto della vita di Adamo e di Eva: "Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie".

Nel corso della loro vita, Adamo ed Eva ebbero parecchi figli maschi e femmine. Infatti, lo storico giudaico Giuseppe Flavio scrisse che "il numero dei figli di Adamo, secondo un’antica tradizione, fu di 33 figli e 23 figlie".8

La Scrittura non ci dice quanti figli nacquero ad Adamo ed Eva, però considerando la loro lunga vita (Adamo visse 930 anni — Genesi 5:5), ci pare logico suggerire che furono tanti! (Ricordate che era stato comandato loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi", Genesi 1:28).

La moglie

Se ora ci basiamo unicamente sulla Scrittura, senza pregiudizi personali o altre idee non bibliche, allora nel principio, quando esisteva solo quella prima generazione, si sono dovuti sposare tra fratelli e sorelle, altrimenti non ci sarebbero state altre generazioni!

Noi non sappiamo quando Caino si è sposato, e neanche i dettagli di altri matrimoni o dei suoi figli, però possiamo dire con certezza che la moglie di Caino fu una sua sorella, oppure un’altra parente stretta.

OBIEZIONI

Le leggi di Dio

Molta gente rifiuta immediatamente la conclusione che i figli e le figlie di Adamo e Eva dovettero sposarsi tra di loro, appellandosi alle leggi contro i matrimoni fra consanguinei. Qualcuno dice che non ci si può sposare con i parenti stretti. Ma in realtà, se uno non sposa una sua parente, non sposa un essere umano! La moglie è parente del marito prima di sposarsi, perché tutti gli esseri umani sono discendenti di Adamo e di Eva: tutti sono di uno stesso sangue.

La legge che vieta ai parenti stretti di sposarsi non fu data fino al tempo di Mosè (Levitico 18-20). A patto che il matrimonio fosse tra un uomo e una donna per tutta la vita (vedi Genesi 1 e 2), non c’era disobbedienza alla legge originaria di Dio (cioè prima del tempo di Mosè) quando i parenti stretti — anche fratelli e sorelle — si sposavano tra di loro. Ricordate che Abramo sposò una sua sorellastra (Genesi 20:12)9. La legge di Dio poi proibì tali matrimoni10, ma solo quattrocento anni dopo, al tempo di Mosè.

Malformazioni congenite

Oggi, la legge non permette a fratelli e sorelle (e neanche a fratellastri, sorellastre, ecc.) a sposarsi e avere figli.

Ora, è vero che i bambini nati da unioni tra fratello e sorella hanno maggiori probabilità di nascere malformati. Infatti, più è stretta la parentela tra una coppia, maggiore è la probabilità di avere un figlio malformato. È molto facile capire questo, anche senza scendere nei dettagli tecnici.

Ogni persona eredita i geni della madre e del padre. Purtroppo oggi i geni contengono molti errori (a causa del peccato e della maledizione), e questi errori si manifestano in parecchi modi. Per esempio, c’è gente che fa crescere i capelli sopra gli orecchi per nascondere il fatto che un orecchio è più basso dell’altro, o capita che il naso di qualcuno non sia al centro della faccia, o che la mascella sia un po’ deformata, e via dicendo. Vediamo che la ragione principale per cui ci chiamiamo "normali" è perché ci siamo messi d’accordo!

Più stretta è la parentela fra due persone, maggiore è la probabilità di avere gli stessi errori nei loro geni, in quanto sono ereditati dagli stessi genitori. Per questo, è probabile che fratello e sorella abbiano errori simili nel loro materiale genetico. Se avvenisse un’unione fra i due, così da avere bambini, i figli erediterebbero i geni dei genitori. Poiché è probabile che questi geni abbiano errori simili, la coppia di errori associati produce una malformazione nei figli.

Viceversa, più è distante la parentela fra i genitori, maggiore è la probabilità che abbiano errori differenti nei loro geni. I bambini, che ereditano un gene da ciascun genitore, finiranno probabilmente con una coppia di geni contenendo un solo gene difettoso. Il gene "buono" tende a vincere quello difettoso, così che una malformazione (almeno grave) non si produce. Invece di avere orecchi totalmente malformati, per esempio, una persona può averli soltanto storti! (Tuttavia, il genere umano nel suo complesso sta degenerando lentamente a causa degli errori accumulati generazione dopo generazione).

Comunque, questo fatto della vita di oggi non si applicava ad Adamo e Eva. Quando queste due persone furono create, erano perfette. Tutto quello che Dio fece fu "molto buono" (Genesi 1:31). Questo significa che i loro geni erano perfetti, senza errori! Ma quando il peccato entrò nel mondo (a causa di Adamo — Genesi 3:6), Dio maledisse il mondo, così che la creazione perfetta cominciò a degenerare, cioè, subentrarono la morte e il decadimento (Romani 8:22). Durante il lungo periodo di tempo trascorso da allora, questa degenerazione ha prodotto ogni sorta di errori nel materiale genetico degli esseri viventi.

Caino, però, fu della prima generazione di figli mai nati. Egli (come pure i suoi fratelli e sorelle) non avevano ricevuto praticamente nessun gene imperfetto da Adamo e da Eva, dal momento che gli effetti del peccato e della maledizione dovevano essere minimi al principio. In questa situazione, fratelli e sorelle si potevano sposare (a patto che fosse tra un uomo e una donna — è questo il matrimonio [Matteo 19:4-6]) — senza nessun rischio di produrre figli malformati.

Al tempo di Mosè, invece (circa 2.500 anni dopo), gli errori degenerativi si erano accumulati a tal punto nel genere umano che divenne necessario che Dio introducesse delle leggi per vietare i matrimoni tra fratelli e sorelle e altri parenti stretti (Levitico 18-20)11. Inoltre c’era ormai molta gente sulla terra, e non c’era più ragione per cui i parenti stretti dovessero sposarsi tra di loro.

In sintesi, sembra che ci siano stati tre ragioni per l’introduzione delle leggi che proibiscono i matrimoni tra consanguinei:

1. Come già discusso, c’era la necessità di proteggere dal crescente rischio di far nascere dei figli malformati.

2. Le leggi di Dio erano finalizzate a mantenere la nazione giudaica forte, sana e allineata ai piani di Dio.

3. Queste leggi servivano a proteggere l’individuo, la struttura della famiglia e la società in generale. Infatti i danni psicologici causati dalle relazioni incestuose non devono essere minimizzati.

Caino nella terra di Nod

Alcuni pretendono che il brano di Genesi 4:16-17 significhi che Caino sia andato nella terra di Nod e che là abbia trovato moglie. Così essi concludono che là doveva esserci stata un’altra stirpe di popoli sulla terra, che non erano discendenti di Adamo, e da cui provenisse la moglie di Caino.

Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, a oriente di Eden. Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città che chiamò Enoch, dal nome del figlio.

Da quanto scritto sopra, è chiaro che tutti gli esseri umani, inclusa la moglie di Caino, sono discendenti di Adamo. Comunque, questo brano non dice che Caino andasse alla terra di Nod e che là trovasse moglie. Giovanni Calvino, commentando questi versetti, scrive:

"Dal contesto possiamo raccogliere che Caino, prima di uccidere suo fratello, aveva sposato una moglie; altrimenti Mosè avrebbe raccontato qui qualcosa a proposito del suo matrimonio".12

Caino era già sposato prima di recarsi nella terra di Nod. Non vi trovò moglie, piuttosto là "conobbe" (ebbe rapporti sessuali con) sua moglie13.

Caino di chi aveva paura?

(Genesi 4:14)

Qualcuno dichiara che ci doveva essere stata tanta gente sulla terra, oltre ai discendenti di Adamo e Eva, altrimenti Caino non avrebbe avuto paura che qualcuno lo volesse uccidere perché aveva ucciso Abele.

Prima di tutto, la ragione più verosimile per cui qualcuno volesse far male a Caino per aver ucciso Abele doveva essere perché erano parenti stretti di Abele!

Secondo, Caino e Abele erano nati un bel po’ di tempo prima della morte di Abele. Genesi 4:3 dice:

"Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un'offerta di frutti della terra al Signore".

Notate l’espressione: "dopo qualche tempo". Noi sappiamo che Set nacque quando Adamo aveva l’età di 130 anni (Genesi 5:4) e che Eva lo vide come sostituto di Abele (Genesi 4:25). Perciò, il periodo di tempo trascorso dalla nascita di Caino alla morte di Abele può essere stato di 100 anni o più, lasciando abbondante tempo perché altri figli di Adamo e Eva si sposassero e facessero figli. Prima del tempo in cui Abele fu ucciso, può esserci stato un considerevole numero di discendenti di Adamo e Eva, tanto da includere parecchie generazioni.

Da dove venne la tecnologia?

Alcuni sostengono che perché Caino andasse nella terra di Nod e vi costruisse una città, avrebbe dovuto disporre di notevoli risorse tecnologiche già esistenti in quel posto, e presumibilmente sviluppata da altre "razze".

Ma i discendenti di Adamo e Eva erano gente molto intelligente. Ci viene riferito che Iubal fece strumenti musicali come l’arpa e l’organo (Genesi 4:21), e che Tubal-Cain lavorò il rame e il ferro (Genesi 4:22).

A causa dell’intenso indottrinamento evoluzionistico, tanta gente oggi ha l’idea che la propria generazione sia la più avanzata mai esistita su questo pianeta. Ma il fatto che noi abbiamo aeroplani a reazione e calcolatori non significa che siamo i più intelligenti o più avanzati. Questa tecnologia moderna è in realtà un risultato dell’accumulo delle conoscenze nel corso dei secoli.

Dobbiamo ricordare che per 6.000 anni (fin dal tempo di Adamo) il nostro cervello ha sofferto gli effetti della maledizione. Noi siamo degenerati moltissimo nei confronti della gente di tante generazioni fa. Probabilmente la nostra intelligenza non è assolutamente paragonabile a quella dei figli di Adamo e di Eva. Le Scritture qui ci danno un accenno a quella che pare essere stata una tecnologia avanzata fin dal principio. Caino aveva indubbiamente la sapienza e l’abilità per saper costruire una città.

CONCLUSIONI

Une delle ragioni per cui molti cristiani non sanno rispondere alla domanda sulla moglie di Caino è che fissano l’attenzione sul mondo di oggi e i problemi che conseguirebbero dai matrimoni tra parenti stretti, e non sulla chiara testimonianza che Dio ci ha data. Cercano di interpretare la Genesi partendo dalla situazione attuale, piuttosto che capire la storia biblica del mondo e i cambiamenti che si sono prodotti a causa del peccato. Poiché non costruiscono la loro visione della realtà sulle base delle Scritture, ma accettano un modo di interpretare la Bibbia secolarizzato, rimangono ciechi alle risposte semplici.

La Genesi è il racconto del Dio che era presente quando gli avvenimenti storici accaddero, la Parola di Uno che sa tutto e che è un testimone affidabile del passato. Così, quando partiamo dalla Genesi come base per capire la storia, possiamo comprendere dei fatti che altrimenti rimarrebbero misteriosi.

Se infatti l’evoluzione fosse vera, la scienza avrebbe un problema ancora più grande a spiegare la moglie di Caino: come può essersi evoluto un uomo da mutazioni (errori) negli organismi precedenti, dal momento che quel processo avrebbe fatto nascere degli esseri del tutto malformati? Il fatto che si possa produrre un progenie senza grosse malformazioni è una testimonianza a favore della Creazione, non dell’evoluzione.

vendredi 4 octobre 2024

vendredi 5 juillet 2024

La storia di Pietro !

 


Sono nato in Germania, a Baden-baden, poi ho passato una parte della mia infanzia in Africa, soprattutto in Camerun. Sono   stato allevato nel cattolicesimo tradizionale: messa tutte le domeniche, catechismo, sacramenti, etc.

Più tardi, quando la mia famiglia venne a vivere in Francia, mi disinteressai della religione perché un mio amico, la cui famiglia era atea, si beffava di me. Smisi dunque di frequentare la chiesa; ad ogni modo non capivo granché quando il prete predicava.
Imparai il mestiere di falegname che in seguito esercitai. Poi andai a fare il servizio militare e nel 1968 frequentai degli amici che leggevano letteratura filosofica. Non avevo mai riflettuto sul senso della mia vita!


Era dunque la prima volta che mi ponevo delle domande: perché esistiamo? da dove veniamo? perché esiste l’universo? perché l’uomo è malvagio? perché si soffre? dove si va dopo la morte?
Allora mi misi a leggere dei libri "esistenzialisti" che spingono a porsi delle domande (il ché è bene) ma per contro non offrono alcuna risposta, il ché conduce a un’angoscia esistenziale. Il lato positivo di tutto questo è che quella ricerca mi stimolò nel cercare delle soluzioni.
Ero stato segnato dalla cultura africana. Infatti, vivere in un altro paese ci segna per la vita, soprattutto quando quella cultura è veramente differente, con un'altra mentalità e un altro modo di concepire l’esistenza. Inoltre, mi sentivo alquanto a disagio in Francia, poiché facevo fatica ad accettare il materialismo che vi regnava. Volli quindi conoscere le altre culture e le altre religioni. Con altri due amici che avevo conosciuto durante il servizio militare, decidemmo di scoprire il Marocco.

Arrivammo laggiù con una piccola somma di denaro che presto si esaurì. Vivevamo in riva al mare e avevamo un amico che si chiamava Ali Baba. Ci prestò una piccola capanna di legno sulla spiaggia. Mangiammo ogni giorno cozze e ricci di mare per diversi mesi. Inutile dirvi che ne ebbi più che abbastanza.
Fortunatamente avevamo degli amici che c’invitavano talvolta a mangiare cuscus o tagine! Quest’ultimi ci parlarono anche dell’Islam. La religione cominciava ad interessarci, e dopo 3 mesi capimmo che non potevamo continuare a vivere così, ma che bisognava guadagnare del denaro. Era dunque tempo di ritornare in Francia… Ripartimmo quindi da Parigi, e trovammo lavoro in tipografia, nel settore calzaturiero, e altri piccoli lavori.



In seguito ritornai in Marocco con un altro amico, poi al mio ritorno a Parigi, ebbi voglia di visitare l’Asia. Fu necessario attraversare l’Italia, la Grecia, la Turchia, l’Iran (quel viaggio ebbe luogo all’epoca dello "Scià"), e in seguito l’Afghanistan. Era ancora l’epoca delle carovane di cammelli.
Poi il Pakistan, dove le persone presso le quali alloggiavo mi proposero di convertirmi all’Islam. Ma siccome avevo bisogno d’amore e di libertà, li lasciai poiché questa religione non propone né l’una né l’altra cosa. Poi visitai l’India e il Nepal dove fui cacciato via dalla polizia dell’immigrazione perché il mio visto era scaduto. Rimasi dunque un anno in India, in diversi posti, poi ritornai in Europa in autostop.

Là ero "sfasato", e feci molta fatica a riadattarmi alla vita europea. Andai a visitare i miei genitori in Turenna, ma il contatto fu quasi impossibile con loro, li avevo fatti soffrire.
Allora mi venne l’idea di un nuovo viaggio, e partii per Amsterdam. Vi incontrai un amico che avevo conosciuto in India, e andammo in Danimarca per tutto l’inverno. Ma preferendo il caldo, ritornai in India per un altro anno, passando per la Tunisia, il Libano e il Pakistan. 
Lì, imparai una lingua per arrangiarmi. Passavamo l’inverno in pianura, e l’estate in montagna (Himalaya). Avendo notato la bellezza della natura, capii che non era il frutto del caso, e che doveva esserci qualcuno o qualcosa là dietro. Inoltre, sfiorai la morte parecchie volte durante i miei lunghi viaggi, il ché mi spinse a riflettere sull’aldilà, ma non avendo risposta rimanevo ancora più angosciato.

Un giorno ritornai in una casa dove vidi un libretto: un "Nuovo Testamento", era strappato e mancava tutto l’evangelo di Matteo. Lo chiesi in prestito al suo proprietario e cominciai a leggerlo. Fu il mio primo contatto con la Bibbia.
Dopo andai in Rajasthan, in una "città santa", dove ero l’unico straniero. Facevo delle abluzioni ogni giorno in un lago "sacro". I miei amici volevano convertirmi all’induismo, allora mi portarono nei templi dei loro dèi. Al momento di una cerimonia bisognava chinarsi davanti alla statua congiungendo le mani. Quando arrivò il mio turno non potei farlo, e dissi loro che quella statua non poteva essere un dio. Avevo almeno capito questo. Essi non mi serbarono rancore e mi rispettarono. La società indiana è divisa in "caste" e il mio migliore amico faceva parte della casta più elevata, i Bramini, in linea di principio, i più istruiti e gli unici che possono essere sacerdoti.
Poi lasciai quel posto e andai a vivere da solo in riva al Gange. Era l’epoca in cui i Beatles si erano fatti iniziare alla "Meditazione Trascendentale" e il loro Guru abitava in un monastero (ashram) dove io volevo rimanere, ma siccome bisognava pagare andai via. Costeggiando il fiume notai delle grotte in cui vivevano degli eremiti. 
Ne trovai una vuota e mi ci sistemai. Ero vegetariano già da molto tempo, e mi misi a dieta "frugivora", vale a dire che mangiavo soltanto frutta e bevevo l’acqua del fiume. Il mio unico vestito era un piccolo pezzo di stoffa e la vita era molto semplice. Facevo i miei esercizi di yoga come i miei vicini. Poi mi ammalai di  "dissenteria".

Decisi di risalire in montagna, spossato e scheletrico. Non conoscevo più nessuno, e non sapevo più che cosa fare, ero sfinito. In quel periodo passò una religiosa buddista originaria del Canada e mi propose di andare al monastero tibetano dove lei abitava, più in alto sulla montagna. Vissi con i monaci per un certo tempo, partecipando alle cerimonie (poudja) e agli insegnamenti del lama. La monaca che mi aveva portato là possedeva un Nuovo Testamento che chiesi in prestito, lessi   l’Apocalisse.

Poi incontrai un "guru" che insegnava una tecnica di meditazione che era, almeno così voleva far credere, una scorciatoia per raggiungere il "Nirvana", poiché nel buddismo si trova il ciclo perpetuo delle reincarnazioni. Mi iniziò ad un metodo chiamato "Vipasana", e volli diventare monaco in un monastero al villaggio dove Gautama ebbe la sua illuminazione, cioè dove egli diventò "Budda". Mi feci radere il capo e seguii una rigorosa dieta. C’erano delle restrizioni molto severe: non potevamo ascoltare musica, dovevamo rispettare certi giorni di silenzio, dormire su una tavola… Meditavamo diverse volte al giorno, senza muoverci durante delle sedute per la durata di un’ora.

Un giorno, arrivarono al monastero due giovani, erano Francesi, e siccome i corsi serali erano in inglese per gli stranieri, gli facevo da interprete. Uno di loro possedeva un grosso libro nero: La Bibbia, acquistata a Delhi (la capitale) a 1000 Km da lì.
Dopo avergliela chiesta in prestito, mi misi a leggerla ricevendo gli insegnamenti del guru e spiegandoli ai due ragazzi. Fu lì che lessi questo versetto: "Chi cerca trova", il ché mi incoraggiò a proseguire la mia ricerca.

Nella mia testa cominciò ad esserci uno scontro poiché cercavo di paragonare Gesù a Budda. In conclusione ero sempre più impressionato dalla persona di Gesù Cristo. Innanzitutto dai miracoli, poi dalla sapienza, dall’amore e dalla libertà d’espressione ch’egli aveva di fronte ai religiosi (per esempio, quando disse: "Siete una razza di vipere")… Continuavo a spiegargli le lezioni del professore, e gli ripetevo le parole di Gesù, fino al giorno in cui chi mi aveva prestato la Bibbia mi chiese di restituirgliela perché la voleva leggere. Quanto a me, ero allo stesso punto di prima con le mie domande senza risposte, e sentivo che dovevo partire, e allora sono ritornato in montagna.


Incontrai un Ebreo di New York, e condividemmo l’alloggio. Egli aveva una Bibbia. Dopo un certo tempo, feci un bilancio della mia situazione: non avevo alcuna soluzione ai miei problemi, quindi non era il caso di rimanere lì più a lungo.
Ritornai al paese, e vissi in comunità in una vecchia fattoria. Eravamo in quattro, e avevamo delle capre, delle galline, degli alveari, un giardino… C’era un libro sul camino: La Bibbia! Decisi quindi di leggerla per intero! Era una versione cattolica con i libri "apocrifi" e dei commenti, la lessi in un anno. Il ragazzo che si era portato quella Bibbia era ebreo, e noi eravamo tutti occupati in una ricerca spirituale, ma c’erano ugualmente altri libri.

Un giorno d’inverno in cui ero solo, leggevo l’Evangelo di Giovanni al capitolo 14, quando Tommaso disse a Gesù: "Signore mostraci la via". In realtà, non era più Tommaso, ma io che ponevo la domanda a Gesù. La risposta di Gesù mi sorprese, poiché avevo tutto immaginato tranne questo: "Io Sono la Via, la Verità e la Vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me".

Nessuno aveva potuto influenzarmi, ero solo! Capii tutto d’un colpo ch’era Lui, che non c’era altra via. Abbandonai tutti gli   altri. Prima di questo, credevo che tutte le vie portavano allo stesso dio, e l’istante dopo, credevo che c’era una sola via: GESÙ CRISTO. Non ero arrivato alla meta, ma avevo un’indicazione. Un po’ come se ci fossimo perduti su una strada, e tutto d’un colpo troviamo un cartello indicatore che ci indica il luogo dove andiamo… Presi i libri sul camino, e li bruciai.

Non condivisi quella scoperta con i miei amici, poi andammo in Svizzera in una comunità buddista, e durante il viaggio di ritorno, a Neuchâtel, essendo esausto, pregai Dio, dicendogli pressappoco questo:
"Non ne posso più, se Tu esisti veramente, bisogna che Tu faccia qualche cosa per me. Ho letto nel Libro che Tu avevi dei discepoli, ma se Tu ne hai ancora oggi permettimi d’incontrarne almeno uno che possa aiutarmi". Non ne parlai a nessuno, ma un giorno o due dopo, mentre facevamo l’autostop per ritornare a "Bidon", un uomo ci prese nella sua macchina, e ci disse: "Sono cristiano, credo in Gesù Cristo, Egli è il mio Salvatore", e ci annunciò l’Evangelo. Fui felice di vedere la risposta alla mia preghiera. Capii che Dio esiste, la prova è che Egli risponde alla preghiera. E capii che Lui non ce l’aveva con me, ma s’interessava a me, questo mi ridiede speranza per andare avanti. Condividemmo il suo picnic in riva ad un fiume.

Prima del ritorno nella nostra comunità, il cristiano ci donò un libro intitolato: "Se vuoi andare lontano", che parlava della vita eterna; era quello di cui avevamo bisogno.
Dopo avere letto una decina di pagine, dissi al mio amico che non era il caso di continuare a leggere, ma che era preferibile andare a visitare quello scrittore. Non avevamo una lira, poiché nella comunità mangiavamo quello che la terra produceva. Ralph Shallis abitava nel sud, e impiegammo cinque  giorni per andarci.
Trovammo la sua casa isolata nella campagna, e non c’era nessuno, allora abbiamo tirato fuori i sacchi a pelo per dormire nel garage. A un tratto, dei fari ci svegliarono, era sua moglie! Eravamo imbarazzati di fronte a quella donna che rincasava sola in inverno, di notte in quella casa isolata, e che trovava due uomini nel suo garage. Che strana sorpresa!

Dopo averci chiesto cosa facevamo, ci ha proposto di rientrare, e ci ha servito del tè con dei biscotti… Poi arrivò suo marito, e ci chiese cosa volevamo. Gli abbiamo spiegato che avevamo letto il suo libro e che cercavamo la vita eterna. Ha aperto la sua Bibbia e ci ha parlato del problema del peccato. Ci ha detto: "Fra voi e Dio c’è un muro, è tutto il male che avete fatto. Dio vi chiede di pentirvi!" Allora abbiamo cominciato a confessare i nostri peccati a Dio, questo è durato una settimana. Stavo molto male perché lui ci aveva parlato della condanna. Ero persuaso che con tutto il male che avevo fatto sarei stato gettato nel fuoco.

Poi egli ci ha predicato la Buona Novella di Gesù Cristo crocifisso per i nostri peccati, e risuscitato, chi crede in Lui è perdonato, e riceve la vita eterna gratuitamente… Non riuscivo a crederlo. Sei giorni dopo, quell’uomo capì che io avevo un blocco a causa dell’occultismo. Infatti, avevo fatto radioestesia, yoga, meditazione, viaggi astrali e altre cose (droghe e alcool). Mi disse di confessarlo, e pregò affinché io fossi liberato da quei legami.

L’indomani nella campagna, con il mio amico, leggemmo un piccolo testo delle Scritture e dopo nella preghiera mi affidai al Signore. Mi impossessai per fede delle Sue promesse. In particolare di questa: "Chi crede in me ha vita eterna". Fu questo piccolo verbo "ha" che mi convinse veramente perché è al presente. Prima credevo che la vita eterna cominciava dopo la morte. È stato in quel momento che io nacqui di nuovo.
Da quel momento, ho iniziato una nuova vita con il Signore nel mio cuore. Io so che Dio è mio Padre e che niente può separarmi da Lui. Passerò l’eternità con Lui, nella felicità perfetta, in compagnia di tutti quelli che avranno ugualmente messo la loro fiducia nel Signore Gesù il nostro unico Salvatore.

A Lui solo siano la Gloria, l’Onore e il Regno, in perpetuo !

Pierre Danis : danis2@free.fr

Traduzione dal francese di Illuminato Butindaro

vendredi 31 mai 2024

Europa pronta per l ‘ Anticristo


https://www.youtube.com/watch?v=RMGqVbn7Toc


Amir spiega come l’ Europa occidentale degli ultimi 100 anni ha letteralmente importato #Babilonia all’interno dei suoi confini e come l ‘Europa è pronta per l’avvento dell’ Anticristo



mardi 30 avril 2024

La famiglia

  Vita di coppia, matrimonio + lettura + comunicazione

 

In tutta la storia la famiglia non è mai stata attaccata come oggi.

Da dove viene il matrimonio? Qual è l’origine?

 

Ge.2v18: Dio disse: non è buono che l’uomo sia solo, darò a lui un aiuto.

La donna è destinata ad essere la serva dell’uomo?

 

Sal.76: Dio è il mio aiuto.

Primo estremo è che la donna è il capo e la famiglia.

Secondo estremo è che la donna è una via di mezzo tra l’uomo e la bestia.

Il piano di dio è che l’uomo e la donna sono uguali, ma allo stesso tempo diversi per i loro compiti.

Dio da una definizione del matrimonio: l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie (non alle sue mogli) e diventeranno una sola carne.

Nel nuovo testamento l’unità è spirito anima e corpo (per i credenti)

 

1 Co 7:3-7: I giovani che si sposano è bene che lo facciano anche se non sono credenti, perché il matrimonio viene da Dio.

L’unità fisica è qualcosa che viene da Dio e quindi è buona; ci sono religioni che però non lo credono. Tutti i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono PECCATO.

Che il marito renda alla moglie ciò che le deve, la sicurezza, la protezione l’amore;

che la moglie renda a suo marito ciò che gli deve, i bambini, l’amore..

Nelle coppie può succedere che si scelga di fare astinenza, per pregare, ma non per lungo tempo perché satana può tentarci; il diavolo si serve della donna per tentare l’uomo, che è più debole. La maggioranza dei divorzi sono prodotti da adulteri.

Il versetto 6 non è un comando ma un consiglio.


Secondo il versetto 8 il celibato è un dono, ma anche il matrimonio è un dono, allora la bibbia ci lascia liberi.

Ci sono vantaggi in entrambi i lati, ma inconvenienti ugualmente, perciò abbiamo bisogno della grazia di Dio per rimanere celibi o no.

 Ef 5:22-25: L’uomo ha la funzione del capofamiglia, quindi è responsabile della propria famiglia davanti a Dio.

Sottomissione significa mettersi sotto e, nella Bibbia è sempre volontaria; non è il marito che obbliga la moglie a sottomettersi.

Chiede a tutti i credenti di sottomettersi al Signore, dunque la vita cristiana autentica è nella sottomissione al Signore. (Il pastore e la pecora).

Essere sottomessi dà protezione (Sal.23).

Cristo è il capo della chiesa, dunque il matrimonio è una parabola. Si è marito e moglie provvisoriamente, ma il vero matrimonio è Cristo e la chiesa.

La chiesa come la sposa di cristo

Cosa vuol dire come cristo amò la chiesa? Lui ha accettato le umiliazioni, il dolore, lo hanno appeso alla croce.

 

Ef 5:26-28: Vediamo chiaramente che si tratta di una parabola, un giorno l’unione tra cristo e la chiesa sarà consumata. La bibbia dice che dopo il rapimento ci saranno le Nozze dell’Agnello. Il Signore può venire da un momento all’altro!

 

Cl 3:12.15: Questo non è altro che il carattere di Gesù, a cui dobbiamo assomigliare. Si può applicare anche nella coppia. Misericordia, benevolenza, umiltà, mansuetudine, pazienza, sopportazione e perdono.

È chiaro che ci possono essere tensioni nella coppia, punti di vista diversi ecc., e questo può portare a delle dispute, ma siamo chiamati a perdonare, perché è la volontà di Dio.


L’amore è il legame della perfezione e siate riconoscenti per ogni cosa, ringraziando Dio per il vostro coniuge.

NESSUNO ha la perfezione, ma ciò che è meraviglioso è che siamo sulla strada della perfezione; un giorno lo saremo.

L’amore incondizionato è un amore senza condizioni, come Dio ci ama, ossia anche se disubbidiamo Dio continua ad amarci: è questo l’amore che ci permette di andare avanti e sopportare le prove.

 Le 5 maniere di dire a qualcuno che si ama:

- Dire parole che lo valorizzano/incoraggiano;

- Fare un regalo;

- Rendere un servizio;

- Toccarlo;

- Passare un buon tempo insieme, di qualità;

 

Eb 13:4: si riferisce ai rapporti sessuali.

Il peccato, i pensieri malvagi possono sporcare il letto coniugale.

Se il marito manca di onore verso sua moglie, Dio non lo esaudisce in preghiera.